Ignimbrite Campana - Campi Flegrei

Capo Miseno
Campi Flegrei
Punta Pennata
Bandiera dei Campi Flegrei
Panorama Miliscola
Campi Flegrei
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Ignimbrite Campana

Geologia
Circa 40 mila anni fa, secondo gli studi geologici, una grossa eruzione scuoteva l'intera campania... e oltre. Una grossa nube ardente si portava nei cieli e veniva trasportata anche a centinaia di km di distanza. Si trattò di un volume enorme di materiale piroclatico. Il materiale  è stato riconosciuto in varie zone della Campania, nel casertano per esempio, nell'area ove è stato edificato il paese di Sant'Agata dei Goti, nella Valle Caudina, in penisola sorrentina. Per i Campi Flegrei l'Ignimbrite Campana rappresenta un sicuro market stratigrafico ma gli studiosi sono divisi circa l'origine della frattura e le conseguenze che essa avrebbe determinato nei Campi Flegrei.
Alcuni studiosi affermano che tale eruzione sia esterna alla caldera flegrea, non avrebbe provocato il primo collasso che avrebbe compreso anche l'abitato di Napoli.
L'Ignimbrite campana  è riconoscibile  nella zona di Torregaveta e Acquamorta ma anche a Procida. Queste rocce (della cosiddetta "breccia museo") hanno determinato anche l'ipotesi che la frattura che ha generato questa enorme eruzione possa essersi formata nei pressi.  
(una delle diverse ipotesi sulla ubicazione della frattura di emissione
di questa enorme eruzione)
I prodotti di questa eruzione  si differenziano in alcune  "Facies litologiche"
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