Tra Ignimbrite Campana e Tufo Giallo Napoletano
Geologia

Nel periodo tra l'eruzione dell'ignimbrite campana e del tufo giallo napoletano la zona flegrea avrebbe avuto uno sprofondamento abbastanza marcato dovuto al vuoto lasciato dal materiale fuoriuscito che ha prodotto l'Ignimbrite campana. Ecco che si è formata una piana estesa con trasgressioni marine.
Quarto, Bagnoli-Fuorigrotta, Pianura,sono interpretati come "relitti" di questa piana, dove successivamente hanno preso posto numerosi crateri. Questo sprofondamento avrebbe generato la caldera flegrea già in questa fase.
Non tutti sono d'accordo circa l'estensione di questa particolare struttura: alcuni identificano la città di Napoli all'interno della stessa, altri credono che essa non vada oltre la collina di Posillipo e sia nata dalla sola eruzione del Tufo Giallo Napoletano