Ignimbrite campana - Campi Flegrei

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Campi Flegrei
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Ignimbrite campana

Geologia

Circa 40 mila anni fa, secondo gli studi geologici, una grossa eruzione scuoteva l'intera campania... e oltre. Una grossa nube ardente si portava nei cieli e veniva trasportata anche a centinaia di km di distanza. Si trattò di un volume enorme di materiale piroclatico. Il materiale  è stato riconosciuto in varie zone della Campania, nel casertano per esempio, nell'area ove è stato edificato il paese di Sant'Agata dei Goti, nella Valle Caudina, in penisola sorrentina. Per i Campi Flegrei l'Ignimbrite Campana rappresenta un sicuro market stratigrafico ma gli studiosi sono divisi circa l'origine della frattura e le conseguenze che essa avrebbe determinato nei Campi Flegrei.

L'Ignimbrite campana  è riconoscibile  nella zona di Torregaveta e Acquamorta ma anche a Procida. Queste rocce (della cosiddetta "breccia museo") hanno determinato anche l'ipotesi che la frattura che ha generato questa enorme eruzione possa essersi formata nei pressi.  


Spiaggia del "pozzo vecchio" Procida
(una delle diverse ipotesi sulla ubicazione della frattura di emissione
di questa enorme eruzione)
I prodotti di questa eruzione  si differenziano in alcune  "Facies litologiche"

la breccia museo
il tufo grigio campano
tufo giallo
il cinerazzo


Se le prime tre hanno un carattere litico ovvero a comportamento rigido, l'ultima è una di piroclastite sciolta analoga alle cineriti prodotte dai crateri intracalderici.  

Si può notare inoltre una "fase gialla" dell'Ignimbrite Campana. ( Tufo giallo).E' ovviamente differente dal Tufo Giallo Napoletano.I prodotti di questa eruzione secondo una delle teorie evolutive sui Campi Flegrei avrebbero  lasciato un grande vuoto all'interno della crosta terrestre a bassa profondità ponendo le basi per un grande collassamento. Da esso si sarebbe formata una prima caldera che alcuni studi identificano con limite anche nella zona detta dei "Ponti Rossi" in zona non distante al complesso del Somma Vesuvio,   ed in quella di Quarto a nord. Altre ipotesi negano questa possibile evoluzione affermando che l'unica caldera flegrea si sarebbe originata dall'eruzione del Tufo Giallo Napoletano mentre l'Ignimbrite Campana avrebbe avuto origine fuori dai Campi Flegrei, sia pur di pochi chilometri.
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